Infiltrazione periradicolare e paragangliare
Il dolore lombare rappresenta una delle più comuni patologie a livello mondiale; infatti almeno una volta nella vita l’80% della popolazione mondiale soffre di mal di schiena e il 55% di dolore lombare.
L’utilizzo di terapia fisica ed esercizi specifici, somministrazione di farmaci, riposo e modificazioni dietetiche, è in grado di eliminare la sintomatologia ed il deficit funzionale nell’arco di tre mesi nella maggior parte dei casi.
Tuttavia, si assiste spesso ad una cronicizzazione del dolore con evidenti limitazioni nello svolgimento delle attività quotidiane.
Numerose sono le cause che possono provocare dolore lombare, ma sicuramente la più frequente è costituita dalla patologia discale.
La degenerazione dei dischi intervertebrali si caratterizza per una minore capacità contenitiva dell’anulus fibroso, determinando una compressione del midollo o delle radici nervose emergenti a tale livello.
La sintomatologia legata alla patologia discale dipende dal volume dell’ernia stessa, dalla sua posizione e dallo spazio intervertebrale interessato.
In generale però il quadro clinico è caratterizzato da dolore e da disturbi sensitivo-motori.
Le infiltrazioni periradicolari consistono nella iniezione di anestetico locale e cortisonici, in sede intraforaminale periganglionare e/o periradicolare extracanalare. Tale iniezione viene praticata mediante puntura eseguita sotto guida fluoroscopica o TC.
La procedura, eseguita in regime di day-hospital, permette una risoluzione del dolore acuto con immediato sollievo del paziente.