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Cifoplastica
Cifoplastica

Cifoplastica

Cifoplastica 11 - Prof. Salvatore Masala

I palloncini vengono gonfiati simultaneamente dai due operatori e successivamente viene somministrato il cemento osseo

Cos’è la Cifoplastica

La Cifoplastica è una recente modifica alla Vertebroplastica Percutanea, effettuata per la prima volta da M. A. Reiley nel 1998, che comporta l’insufflazione di cateteri a palloncino all’interno del corpo vertebrale collassato per ripristinarne l’altezza, prima della stabilizzazione con cemento osseo.

Tale procedura trova indicazione nel trattamento di fratture vertebrali recenti su base osteoporotica, angiomatosa, mielomatosa o da localizzazione secondaria che causano dolore non responsivo ai trattamenti farmacologici.

I migliori risultati si ottengono nei crolli vertebrali datati da non più di 3 mesi.

Cifoplastica 2 - Prof. Salvatore Masala

Radiografia della proiezione antero-posteriore, vertebra crollata ridotta in altezza (linea nera)

Come si esegue la Cifoplastica

La procedura di Cifoplastica ha una durata di circa 45 minuti per ogni livello vertebrale trattato. Al Paziente viene richiesto di restare disteso a letto nelle successive 4 ore.

La Cifoplastica viene eseguita in anestesia locale, con il paziente in decubito prono sul lettino angiografico. Due aghi ossei sono introdotti attraverso il dorso fino in corrispondenza del corpo della vertebra ed utilizzati come guida per il posizionamento dei due palloni all’interno delle due metà della vertebra.
Questi sono successivamente distesi ripristinando la morfologia della vertebra e generando una cavità all’interno di quest’ultima. Il cemento osseo viene quindi iniettato nella cavità preformata per stabilizzare la frattura.

La degenza prevista per la procedura è solitamente di 2-3 giorni, con dimissione nella prima giornata post-trattamento con terapia antibiotica domiciliare.

Cifoplastica 3 - Prof. Salvatore Masala

La stessa vertebra trattata con cifoplastica mostra il recupero in altezza (linea nera)

Controindicazioni

Le controindicazioni assolute riguardo alla procedura di Cifoplastica consistono in disordini della coagulazione, infezioni locali a livello del presunto sito di ingresso (osteomielite e spondilodiscite) e fratture instabili per coinvolgimento del muro posteriore vertebrale con compressione degli elementi neurali.

Controindicazioni relative sono costituite dal grave schiacciamento del corpo vertebrale, dalla mancata integrità dei peduncoli o delle faccette articolari o dall’ estensione del tessuto neoplastico all’interno del canale vertebrale.

In ogni paziente vengono preventivamente valutate le indicazioni al trattamento di Cifoplastica e successivamente monitorati i risultati nel tempo attraverso visite clinico-radiologiche.

jj

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